Il coniglietto dal sederino all’insù! … Happy Easter! (con tutorial e template da scaricare)

Dal titolo del post avrete capito che quest’anno ho deciso di non regalare ai bimbi il solito monotono uovo di Pasqua bensì tanti ovetti contenuti in un simpatico cesto che un dolce coniglietto sta curiosando!

Non trovate tenero questi sederini all’insù? 

Ho preso spunto dal web, dove di questi coniglietti ne ho visti a bizzeffe. Il bello è stato realizzarlo da sola, facendomi il cartamodello che vi metto a disposizione (il link al cartamodello lo trovate al fondo del post).

Sul sacco porta ovetti ci sto ancora lavorando… può comunque essere in feltro o in cartoncino, come più vi piace!

Ne approfitto per ricordarvi cosa feci due anni fa: un coniglietto su di una ghirlanda con tanto di carotine e fiori colorati. Ecco il link a quel progetto:

https://semplicementehomemade.wordpress.com/2018/03/01/diy-quentin-un-coniglietto-sulla-ghirlanda/

Quest’anno, invece, un coniglietto curiosone… per cui, ad un certo punto, mi sono domandata..

Che significato ha il coniglio a Pasqua?

Girando sul web, sul sito National Geographic, ho trovato la risposta:

Cosa c’entrano i conigli con la Pasqua? Se il dubbio vi ha folgorati mentre stavate per addentare le orecchie del vostro coniglietto di cioccolato, sappiate che la questione non è affatto risolta.

Gran parte del folklore rimanda ad antiche tradizioni arrivate dalla Germania, dove la lepre pasquale, l’Osterhase, giudicava il comportamento dei bambini e decideva di conseguenza se lasciare loro un mucchietto di uova colorate in dono. Come si preparano latte per Santa Lucia e carote per il suo asinello, un comodo nido o un cestino improvvisato erano la tattica giusta per attirare la lepre nella notte di Pasqua.

Dalla Germania, nel Settecento, i migranti portarono la tradizione fino agli Stati Uniti, dove nel giro di un secolo vendere dolciumi a tema coniglio sarebbe diventato la normalità.

La tradizione della lepre farebbe capo a Eostre – o Ostara, da cui la parola per Pasqua in tedesco, Ostern, e in inglese, Easter – una divinità sassone pagana associata alla primavera, alla fertilità e alla rinascita. Il suo animale simbolo sarebbe stato proprio una lepre.

Resta da capire che cosa abbiano a che fare conigli e lepri, con la resurrezione di Gesù. In realtà questi animali dalle orecchie lunghe sono una presenza usuale anche nella cristianità. Il Levitico li considera impuri, e a lungo si pensò che le femmine potessero dar vita ai piccoli senza accoppiarsi.
Il che alla fine li ha resi simboli di castità e purezza, dunque accostati alla vergine Maria. Nell’arte non mancano gli esempi, come la Madonna del coniglio di Tiziano, in cui Maria accarezza appunto un coniglietto bianco.

Ma anche nella mitologia cinese le lepri possono rimanere gravide semplicemente guardando la Luna.  La spiegazione razionale per questa leggenda è la “superconcezione”: le lepri europee, ad esempio, sono in grado di portare avanti una seconda gravidanza prima ancora di aver partorito la prima cucciolata. Un adattamento evolutivo che permette loro di avere molti più piccoli.

Molto diffuso nel mondo anglosassone, il coniglio non ha certo il monopolio delle tradizioni pasquali: nel resto del mondo a portare uova possono essere cuculi, cicogne, galli e persino volpi. In Australia, dove lepri e conigli sono devastanti specie invasive, troviamo i bilby pasquali di cioccolata. Sono piccoli marsupiali endemici, la cui esistenza è messa a repentaglio proprio dalle specie che noi associamo alle gioie pasquali.

Ora siete davvero pronti per addentare il vostro coniglio di cioccolato e se inizierete dalla testa siete in buona compagnia: 6 persone su 10 fanno lo stesso!

Curiosità sull’uovo di Pasqua

Le origini dell’uovo di cioccolato sono da ricondurre al re Sole, Luigi XIV. Fu lui che per primo, a inizio Settecento, fece realizzare un uovo di crema di cacao al suo chocolatier di corte. L’usanza di regalare le uova a Pasqua però è più antica e si perde nel lontano medioevo, in Germania.

Qui tra la gente comune la consuetudine era distribuire uova bollite, avvolte in foglie e fiori in modo che si colorassero naturalmente. Tra i nobili e gli aristocratici invece si diffuse l’abitudine di fabbricarne alcune di argento, platino o oro, decorate.

Se oggi nell’uovo di Pasqua troviamo una sorpresa è merito di Fabergé. Ma non tutti su questo, concordano. C’è chi ricorda come già nel Settecento dalle parti di Torino c’era infatti l’usanza di inserire un piccolo dono dentro le uova di cioccolato.

Secondo quest’altra interpretazione potrebbero essere stati quindi proprio i Piemontesi, maestri nell’arte del cioccolato, i primi a lanciare la moda delle uova pasquali con sorpresa.

Focus.it

Come promesso, ecco il file che contiene il cartamodello:

cartamodello-coniglietto-by-semplicemente-homemade-pdf

Coniglietti pasquali
Coniglietto pasquale
Coniglietto pasquale

Vi lascio il link della fornitissima Casa Cenina per prendere spunto e acquistare i prodotti per il vostro hobby!

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Augurandovi anticipatamente Buona Pasqua, sperando possiate passarla insieme ai vostri cari, in questo momento così difficile, vi do appuntamento alla prossima creazione.

Valeria

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